La regina degli scacchi serie tv Su Netflixđđ
Il titolo originale The Queen’s Gambit si riferisce al gambetto di donna, un’apertura degli scacchi che consiste nell’offerta di un pedone sul lato di donna (detto anche ovest) della scacchiera al giocatore avversario per ottenere un vantaggio nel gioco a discapito della (possibile) perdita di materiale.
Nel 2020 il romanzo è stato adattato per la televisione nell’omonima serie.la serie Tv narra la crescita, come donna e come scacchista, della giovane americana Beth Harmon. Ancora bambina viene casualmente in contatto col gioco degli scacchi in orfanotrofio e ne resta stregata. Diventa la sua ossessione e un motivo per vivere, per evadere almeno mentalmente dalla condizione disagiata in cui vive nell’istituto. Superate le difficoltĂ iniziali, specie l’ostilitĂ della direttrice, riesce ad emergere e ad affermarsi in un crescendo di vittorie e titoli conquistati. E qui entra in gioco uno dei temi ricorrenti delle opere di Walter Tevis: l’alcolismo. Il desiderio del bere diventa via via piĂš intenso rischiando di mettere a repentaglio la sua travolgente ascesa nel mondo degli scacchi internazionali. Un amico fedele l’accompagnerĂ in questo aspro percorso a sfidare il gotha dei campioni russi.
Non meno importanti sono i temi della solitudine, che permea buona parte della vita della giovane protagonista, e l’emancipazione femminile raggiunta grazie all’affermarsi di una donna in un mondo quasi esclusivamente maschile.Evidente è il parallelismo che emerge tra la giovane Beth e Bobby Fischer, unico americano ad essersi affermato sui russi per il titolo mondiale.
Tra le novitĂ del catalogo Netflix di ottobre câè una miniserie che ha conquistato lâinteresse di numerosi spettatori: La regina degli scacchi. La storia ruota attorno a Beth Harmon, orfana, bambina prodigio che ambisce a diventare grande maestro di scacchi, mentre lotta contro la dipendenza di alcol e psicofarmaci.
La serie non è direttamente tratta da una storia vera, ma la sua trama â e prima ancora quella del romanzo da cui è tratta â è stata ispirata dalle storie di veri protagonisti degli scacchi.
Bobby Fischer
Evidente è il parallelismo tra Beth e Bobby Fischer, scacchista americano. Infatti lo stile di gioco della ragazza è in gran parte ripreso da quello dello scacchista; inoltre lâuomo è diventato campione del mondo dopo aver sconfitto un russo, Boris Spasskij, nel 1972, in piena guerra fredda. Come Beth, anche Fischer era un prodigio; arrivò inoltre a inventare una variante del gioco, la Fischer Random Chess, o Scacchi960.
Lo sceneggiatore Scott Frank, inoltre, ha contattato Bruce Pandolfini, considerato lâinsegnante di scacchi piĂš esperto in America, per ottenere da lui consulenza per la serie. Pandolfini fece da consulente anche per il romanzo di Tevis. Per la serie di Netflix è stato interpellato anche Garry Kasparov, ex bambino prodigio che vinse molti tornei negli anni della Guerra Fredda. La consulenza di Pandolfini e Kasparov ha garantito la verosimiglianza delle competizioni: tutte le mosse di Beth si basano su quelle di competizioni reali.